lunedì 25 luglio 2016

I Gerenzani di Milano

Articolo pubblicato su Gerenzanoforum nel febbraio 2013.


I REGISTRI DELL’UFFICIO DI PROVVISIONE E DELL’UFFICIO DEI SINDACI SOTTO LA DOMINAZIONE VISCONTEA
a cura di Caterina Santoro, Milano 1929

1385 giugno 27, VIII
Gli stessi [provvisori], a richiesta di Martino de Gerenzano abate, e di Albertolo de Lomagna console del portico dei sarti di Milano, esaminati gli statuti da loro presentati, in registro di pergamena con copertina rossa e due chiavette, formati di 68 capitoli, scritti su 16 fogli, e dei quali i capitoli 36, 49, 51 e 66 cancellati e con aggiunte a margine per i capitoli 14, 23, 44, 53 e 54, li confermano. (13,10)

1387 aprile 23, martedì X
Gli stessi [provvisori], in esecuzione dell’acclusa lettera del signore, deliberano che restino sospese le cause di cui sono avvocati o arbitri i signori dottori Stefano de Cuticis, Giovanni de Landriano e Paolo de Arzonibus, avvocati, e Giorgio de Morexinis procuratore di Milano. […] Cause del signor dottor Paolo Arzono: […] Tra Maffiolo Rigigniafasolo e Ambrogino de Gerenzano, davanti al vicario di provvisione. (13, 43)

1388 settembre 14, lunedì, XII
Gli stessi [provvisori], a richiesta dei seguenti ortolani, deliberano che in giorno di domenica non possa essere portata verdura nella città e sobborghi di Milano, per venderla, sotto pena di 3 lire per carro e di 10 soldi per cesto, di cui metà a favore della denunziante e metà a favore della fabbrica della chiesa maggiore [duomo]. Nome degli ortolani: Pagano Cairolo, Petrolo Basaresta, Negro de Carimate, Ambrogiolo de Bruzano, Petrono de Carono, Albertino Preatono, Beltramo de Rodello, Giovannotto de Bregnano, tutti di Porta Comasina, Giovannolo de Trizio, Arrigolo de Mapello, Bertono de Cixlago, Ambrogiolo de Laude, tutti di Porta Orientale, Giorgio de Gerenzano di Porta Vercellina, Bartolo de Castrono di Porta Ticinese, Martino de Segnano e Giacomolo de Segnano di Porta Romana. (13, 74)

1406 ottobre 13, mercoledì
Il nobile ed egregio dottor signor Angelo de Summo, vicario dell’ufficio di provvisione di Milano, per il duca [Giovanni Maria Visconti] e i signori XII, unitamente al signor Francesco de Dallo, giudice delle vettovaglie di Milano, concedono, dato l’aumento della carne di maiale, che le salsicce siano vendute a 34 imperiali, con l’obbligo però ai seguenti salsicciai di tener ben forniti i negozi: Antonio de Mutina detto Rosso, Arono de Gerenzano, Bertino de Porta, Marchetto de Cinischulo, Antonio de Beffa, Antonio de Mantegaziis, Petrolo de Bossis, Guglielmetto de Casteno, Petrino de Carate, Stefanino de Senago, Maifredino de Rostis. (15, 8)

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I REGISTRI DELLE LETTERE DUCALI DEL PERIODO SFORZESCO
a cura di Caterina Santoro, Milano 1961

1452 marzo 20, Milano
La duchessa di Milano [Bianca Maria Visconti] scrive all’egregio giudice dei malefici e ai sindaci del comune di Milano, che desidera sia annullata la condanna inflitta a Giovanni Pietro de Gerenzano, ricamatore, che si è rivolto a lei con una supplica. Supplicatum nobis. Giacomo. (8, 66)

1452 marzo 22, mercoledì, XV, Milano
Il dottore in legge Giovanni de Arezio, giudice dei malefici, e i sindaci del comune di Milano, in seguito a supplica e in ottemperanza all’inserta lettera della duchessa [Bianca Maria Visconti] ordinando che sia annullata la condanna di 50 soldi imperiali inferti a Gabriele de Suganapi, inflitta a Giovanni Pietro de Gerenzano, ricamatore, che si protesta innocente. Sapiens et. Ambrogio Samaruga, notaio dell’ufficio di provvisione. (8, 66)

1456 maggio 29, Milano
Il duca di Milano [Francesco I Sforza], a seguito di quanto gli ha esposto Elisabetta da Merate, e cioè che con la sua dote ha comprato una casetta e un suo vicino, Febo de Senago, ha ingiustamente fatto condannare il suo fittibile Giovannino de Gerenzano, scrive al vicario di provvisione di Milano di assolvere il detto Giovannino. Cum nobis. Angelo auditore.

1456 giugno 1, martedì, IV, Milano
Lo spettabile dottor Gabriele de Vicomercato, vicario di provvisione di Milano, a seguito della inserta lettera del duca [Francesco I Sforza], ordina l’annullamento della condanna di lire 40 terzuole inflitta del giudice dei malefici, signor Angelo de Viterbio, a Giovannino de Gerenzano. Antonio de Rolandis, notaio dell’ufficio di provvisione. (8, 169)

1457 dicembre 29, Milano
La duchessa di Milano [Bianca Maria Visconti] scrive all’egregio vicario e ai nobili XII di Provvisione di Milano perché annullino la condanna inflitta a Gabriele de Gerenzano, tenendo conto della sua povertà. Fidelissimus semper, Gallasio. (8, 209)

1462 maggio 7, Milano
La duchessa di Milano [Bianca Maria Visconti], a seguito dell’inserta supplica di Giovanni de Corbeta, lavorante prestinaio con Pietro Bossio presso Petrolo de Gerenzano, condannato per avere ferito con un coltello il detto Bossio, che lo aveva fatto licenziare, scrive al vicario e ai XII di Provvisione che non si molesti il detto Giovanni, quando avesse pagato la multa di lire 6 inflittagli. Que ex. Galasio. (8, 279)

1464 giugno 16, Milano
Il duca di Milano [Francesco I Sforza] scrive al vicario e ai XII di Provvisione di Milano, a seguito dell’intercessione dell’illustrissimo duca di Modena [Borso d’Este], di annullare la condanna inflitta a Pietro de Gerenzano e soci, Francesco de Aplano [Appiano], Boniforte de Gerenzano e soci, Ardighino de Gallarate e soci, Giacomo Vigeto, Giorgio de Turate, Mirano Gallina, Frate Castello, venditori di pesce in Ferrara, i quali hanno venduto pesce salato a prezzo maggiore del calmiere. Dignis moti. Cicco [Simonetta]. (8, 311)

1481 marzo 1, Milano, Castello di Porta Giovia [Sforzesco]
Ludovico Maria Sforza, duca di Bari, conferma le convenzioni stipulate dai suoi sescalchi con Angelino de Cimiliano e compagni, Gelmollo de Seregnio, Ambrogio de Seregnio, Pagano de Gerenzano, Giovannetto de Seregno, per il rifornimento della corte di pesce. Ut curia. Luigi. (5, 103)

1491 marzo 13, Vigevano
Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano, concede a Paganino de Gerenzano, pollivendolo milanese, che si è impegnato a rifornire la corte della duchessa sua moglie [Isabella d’Aragona] di uova, polli, anatre e simili, la facoltà di andare liberamente a fare acquisti in qualsiasi città del dominio, e senza pagamento di dazio. Convenit cum. Alberto. (6, 60)

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GLI UFFICI DEL DOMINIO SFORZESCO (1450-1500)
a cura di Caterina Santoro, Milano 1948

(ante 1465) Gasparinus Gerenzanus. (Figura nei citati Ordini del 1465; nel 1482 è segretario; p. 54)

Cancellarius Consilii Iustitiae [Mediolani]: 1471 iun. 1 – Gasparinus de Gerenzano ab hodierna die ad beneplacitum loco Iacobini de Visino. (p. 47)

Officium super sanitate [Mediolani]: 1486 iun. 8 – Lazarinus de Gerenzano ab odierna die ad beneplacitum loco Io. Antonii Tizani, cum mensuali salario flor. 6. (p. 115)

Canepara gabellae salis Novarie: 1481 febr. 22 – Nob. Iohannes de Gerenzano loco Iohannis de Lampugnano. (p. 299)

Commissarius super taxis equorum [Novarie]: 1481 mar. 1 – Nob. Iohannes de Gerenzano civis Mediolanensis, per annos 3 a calendis martii loco Iohannis de Lampugnano (1481 feb. 17, Mediolanum; p. 304)

Giovanni Bello de Gerenzano, console di Giustizia nel 1255 (p. 52)

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